L’etica dell’innovazione

Chi è Marianna Vintiadis?

Marianna Vintiadis è laureata in Economia presso l’Università di Cambridge, ha poi trascorso densi anni di ricerca tra la Grecia (paese natale), l’Italia e il Regno Unito, dove si occupa di trasferimento tecnologico.

Nel 2003 è entrata nella multinazionale americana Kroll, che ha lasciato nel 2020 come capo del Sud Europa. Durante questi anni Marianna è stata coinvolta in alcuni progetti di business intelligence di primo livello per importanza e sensibilità nel panorama europeo, coprendo diverse giurisdizioni nel mondo.

Marianna Vintiadis

Marianna ricopre molti ruoli come quello di membro dell’Advisory Board di Transparency International Italia, membro del Comitato Esecutivo dell’Adam Smith Society e consigliere ACFE Italy Chapter. Marianna fa anche parte di diversi organismi di vigilanza.

Chi è un innovatore per te? Perché?

MV. Un innovatore è qualcuno che cambia il modo in cui noi facciamo le cose. Crea un artefatto o cambia un processo, in modo che dinamiche e metodologie operative di un gruppo, una comunità o l’umanità in alcuni casi, subiscano un cambio di rotta. Innovare non significa necessariamente migliorare, credo che significhi piuttosto, cambiare. Un qualcosa di nuovo è molto spesso inaspettato e le conseguenze difficili da valutare. Non è scienza, non è scoperta, è invenzione.

Qual è l’innovazione che cambierà il mondo nei prossimi anni?

MV. Nel panorama attuale difficile a dirsi. Sul lontano futuro non possiamo esprimerci.

Le innovazioni sono quasi sempre il risultato di piccoli passi.

Come rivoluzione di domani vedo sicuramente l’intelligenza artificiale e la manipolazione di grandi volumi di dati generati da noi, dalla digitalizzazione frutto della nostra azione online.

Oggi non è ancora chiaro se questo sarà un bene per noi.

Qual è il ruolo di un leader in un’organizzazione?

MV. Io credo che un leader oggi dia visione, coordinamento, ma soprattutto un taglio etico al gruppo di riferimento.

Una struttura che ha al suo vertice una persona fatta in un certo modo indirizza tutta quella che è la struttura di una organizzazione.

Il suo carattere, il suo modo di fare, perfino quello che viene ritenuto accettabile, come le stesse linee che non si devono oltrepassare, vengono tutte date dalla leadership.

Il tuo progetto di lavoro attuale e quello futuro?

MV. Il mio progetto attuale e del futuro oggi coincidono perfettamente in 36Brains, l’azienda di corporate intelligence che ho fondato un anno e mezzo fa dopo tanti anni in una multinazionale.

Quella che sto creando è una società altamente tecnologica nella sua essenza, che oggi ha come obiettivo la riduzione, anche nel campo dei servizi, di tutta la parte che può essere automatizzata in modo da permettere ai cervelli operanti nella società, i nostri famosi Brains, di esercitare la conoscenza e il pensiero critico su quello che vedono senza perdersi in compiti ripetitivi e alienanti.

Contenuto estratto da “Marianna Vintiadis: Leadership è dare visione” robertorace.com