L’algoritmo in grado di prevedere l’effetto delle parole sul lettore
Un algoritmo di Intelligenza Artificiale sviluppato dal gruppo dell’italiana Malvina Nissim, Università di Groningen, nei Paesi Bassi, in collaborazione con Università di Pavia, è in grado di prevedere l’effetto che la scelta delle parole può avere sul lettore e determinarne il punto di vista.
Le parole pesano
“Ogni volta che raccontiamo un evento diamo, in modo più o meno consapevole, un taglio a quella storia. L’uso di una determinata parola o di un’altra, o di una certa forma grammaticale, fornisce una prospettiva differente dello stesso identico evento”, ha detto a Nissim.
Il punto di vista di chi scrive in un racconto può avere conseguenze importanti.
Ad esempio, uno stesso incidente lo si può descrivere come ‘un ciclista ha sbattuto su uno sportello aperto’, ‘il guidatore dell’auto ha aperto lo sportello colpendo un ciclista’ oppure ancora ‘collisione tra auto e ciclista’: tre modi differenti attraverso i quali, nella nostra percezione, assegneremo responsabilità differenti alle due parti coinvolte.
Sono meccanismi già studiati in vari ambiti, ma che i ricercatori hanno questa volta voluto analizzare usando tecnologie linguistiche.
Prevedere
Per farlo hanno fornito a un algoritmo di intelligenza artificiale molte notizie giornalistiche su femminicidi, insieme alle percezioni suscitate da tali notizie in 250 esseri umani sul grado di responsabilità dei partecipanti.
L’algoritmo non solo si è dimostrato in grado di prevedere la percezione che un essere umano ha di un determinato racconto, ma “può essere usato come strumento per indicare in che modo il testo che produco verrà percepito.
Quando scriviamo – ha concluso la ricercatrice italiana – possiamo non essere coscienti dei nostri stereotipi, il nuovo strumento può segnalarti come scrivere in modo differente per trasmettere al meglio quel che vorresti venga percepito”.